E' una questione di identità.. identità...
La tentazione di scrivere che Stranger è stata una scelta consapevole è forte. Potrebbe essere l'inno di coloro che sono costretti a partire e dire addio, quelli che vivono nelle città sapendo che si tratta sempre di un breve soggiorno, un grido di ribellione per tutti coloro che vengono emarginati e guardati storto, perchè sono nuovi e quindi strani, bizzarri, stranieri... ma non posso. Stranger non è niente di tutto questo e se ogni giorno che passa, arriva a descrivere sempre di piu' la mia vita, non posso far altro che ringraziare quella musa che molto tempo fa me lo suggerì... perchè non fu una scelta ragionata, anzi.. tutt'altro!!
Ho inseguito i suoni e le sensazioni... adoravo il fascino di parole come ramingo, viandante e straniero.. e tra le traduzioni inglesi, stranger è la piu' bella. Questa parola ha un suono dolce, ma anche aspro e l'ho fatta mia. La sua pecca è che viene considerata maschile, ma in realtà è un aggettivo ed in inglese gli aggettivi sono sempre unisex. Stranger. Si, ecco chi sono. Un suono intrigante.
Ma chi è Stranger, insomma? Sono una ragazza :) e c'è un po' di me in ogni opera che gli artisti chiamano "stranger", perchè adoro la fantasia. Sono una delle poche vere sognatrici ancora rimaste su questo mondo: la mia mente non ha limiti e spazie in molte passioni...
Il mio nome d'arte è Francys Stranger, perchè considerando la mia vita non sedentaria, posso dire di essere sempre stata una straniera... ma non una qualsiasi, io.
Io che mi perde solo nella mia città, io che attraverso mari e monti se ho un motivo, io che sogno l'amore cantato da Sinatra, io che volevo vivere la notte, il mistero, le maschere ed io che amo la fantasia in ogni sua veste. Io che un nome ce l'ho... :-)
E così il mio nome d'arte significa "libera straniera", libera di essere straniera e di non esserlo e libera di vivere appieno ogni aspetto del mio essere. Sarà difficile, ho una timidezza che a momenti potrebbe divorarmi... ma voglio provarci e sulle note di quest'inno, inizia il mio nuovo viaggio. Un viaggio di vita in cui il mio nome non sarà più un mistero.
Ho inseguito i suoni e le sensazioni... adoravo il fascino di parole come ramingo, viandante e straniero.. e tra le traduzioni inglesi, stranger è la piu' bella. Questa parola ha un suono dolce, ma anche aspro e l'ho fatta mia. La sua pecca è che viene considerata maschile, ma in realtà è un aggettivo ed in inglese gli aggettivi sono sempre unisex. Stranger. Si, ecco chi sono. Un suono intrigante.
Ma chi è Stranger, insomma? Sono una ragazza :) e c'è un po' di me in ogni opera che gli artisti chiamano "stranger", perchè adoro la fantasia. Sono una delle poche vere sognatrici ancora rimaste su questo mondo: la mia mente non ha limiti e spazie in molte passioni...
Il mio nome d'arte è Francys Stranger, perchè considerando la mia vita non sedentaria, posso dire di essere sempre stata una straniera... ma non una qualsiasi, io.
Io che mi perde solo nella mia città, io che attraverso mari e monti se ho un motivo, io che sogno l'amore cantato da Sinatra, io che volevo vivere la notte, il mistero, le maschere ed io che amo la fantasia in ogni sua veste. Io che un nome ce l'ho... :-)
E così il mio nome d'arte significa "libera straniera", libera di essere straniera e di non esserlo e libera di vivere appieno ogni aspetto del mio essere. Sarà difficile, ho una timidezza che a momenti potrebbe divorarmi... ma voglio provarci e sulle note di quest'inno, inizia il mio nuovo viaggio. Un viaggio di vita in cui il mio nome non sarà più un mistero.
